IC CASTELLAMONTE

Interrogativi Esami di Stato

Esami di Stato
Bes e DSA: alcuni interrogativi

 

Vorrei sottoporre alla tua attenzione alcuni passaggi del D.M 5669/2011 e le linee guida ad esso allegate:

“D’altra parte, consentire all’alunno o allo studente con DSA di usufruire di maggior tempo per lo svolgimento di una prova, o di poter svolgere la stessa su un contenuto comunque disciplinarmente significativo ma ridotto, trova la sua ragion d’essere nel fatto che il disturbo li impegna per più tempo dei propri compagni nella fase di decodifica degli items della prova”.
“Prevedere nelle prove scritte l’eventuale riduzione quantitativa, ma non qualitativa, nel caso non si riesca a concedere tempo supplementare”.
“L’art. 5, comma 4, della Legge 170/2010 prevede che “agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all’università nonché gli esami universitari”.
In effetti, in alcuni passaggi, sembra obbligatorio concedere tempo aggiuntivo piuttosto che ridurre i contenuti (secondo questa interpretazione, la riduzione dovrebbe avvenire solo nel caso non sia possibile prevedere del tempo in più). Devo dire, però, che sono già tre anni che agli Esami trovo terze prove con minor numero di quesiti oppure addirittura con la possibilità da parte del candidato di scegliere uno tra i due quesiti a materia etc. Sembra che i Presidenti tendano ad essere eccessivamente garantisti nei confronti di questi studenti. Adesso, è pur vero che agli Esami è sempre possibile prevedere tempo aggiuntivo, ma è altrettanto vero che l’ansia da prestazione e il forte affaticamento che caratterizza, secondo le diagnosi, la maggior parte di questi soggetti, tenderebbe a far propendere i Cdc verso una riduzione dei contenuti piuttosto che verso dei tempi aggiuntivi. Fermo restando che la decisione agli Esami di Stato spetta alla Commissione, secondo te non è legittimo da parte dei Cdc utilizzare una riduzione degli items durante le simulazioni delle prove d’esame? Anche a scuola mi trovo spesso a operare in questa direzione. Resto in attesa di ricevere una tua opinione a riguardo. Grazie.

Rossana Gabrieli:
Gentilissimo, tutti i passaggi riportati confermano sia la possibilità di aumentare il tempo a disposizione per lo svolgimento delle prove, che di un minor carico di richieste. Ma come tu ben osservi, nella pratica didattica quotidiana emerge come in realtà ragazzi DSA e BES si stanchino più facilmente degli altri e ciò, automaticamente, vanifica, nei fatti, il ricorso ai tempi più lunghi.
Ciò che però mi preme ogni volta sottolineare è come tutta la normativa riferita a BES e DSA rimarchi l’assoluta necessità di coerenza tra modalità di verifica e valutazione utilizzate in corso d’anno scolastico (e registrate puntualmente nel PDP) e modalità di verifica e valutazione utilizzate in fase d’Esame.
In altre parole, ciò che non si può assolutamente fare è di improvvisare modi e metodi al di fuori di ogni percorso pedagogico e didattico realizzato in precedenza.
(dal sito di OrizzonteScuola)

 
Normativa

La nota MIUR del 3 giugno 2014, che regola lo svolgimento degli Esami di Stato, a completamento dell’O.M. del 31 maggio 2012, contenente istruzioni a carattere permanente. Nella succitata nota si esplicita che la Commissione deve tenere conto delle modalità didattiche e delle forme di valutazione individuate nell’ambito dei PDP.
Per tutti i bes, è possibile prevedere strumenti compensativi anche in sede d’esame, non misure dispensative, che rimangono a vantaggio dei DSA. In sede d’esame, per misure dispensative si fa riferimento alla dispensa dalle prestazioni scritte il lingua straniera, che si riferisce ai soli DSA. La personalizzazione della prova (e non differenziazione, valida solo per gli HC) si calibra sulla base della severità del disturbo o della difficoltà. In sostanza, la prova rimane la stessa della classe, ma viene adattata al soggetto. Per i DSA è sconsigliato modificare gli obiettivi, nella legge 170, infatti, si dice che devono raggiungere gli stessi obiettivi della classe.
Di conseguenza, per la valutazione degli obiettivi il docente può modificare la prova di classe, diminuendo il numero di esercizi e/o modificandone la struttura, agendo sui criteri della prova stessa, stabilendo una diversa “soglia” di sufficienza. Per le prove di lingue, se tale procedura è stata seguita durante l’anno, è possibile adattare la prova prevedendo domande a risposta chiusa (scelta multipla, vero/falso, completamento, collegamento, sì/no). Questo è contenuto nella legge 170, che la Direttiva sui BES (D.M. 27/12/2012, C.M. n. 8 6/03/2013) ha esteso anche agli altri casi di BES (disturbi evolutivi specifici, svantaggio). Anche gli alunni con DSA e altri BES tutelati agli esami di licenza media (Nota 3587/14).

Valutazione ed Esami

La Nota Ministeriale prot. n° 3587/14, che integra la C. M. permanente n° 48/12 sugli esami di licenza media, ha introdotto interessanti novità a vantaggio degli alunni con DSA e con altri BES.
Infatti la precedente Circolare non forniva norme esplicite su questi casi, invece questa Nota richiama, a favore degli alunni con DSA, le norme di tutela sulla valutazione contenute nell’art. 10 del DPR n° 122/09, nella L. n° 170/10, nel D.M. del 12/07/2011 di trasmissione delle Linee-Guida per gli alunni con DSA e la normativa seguente.
Quindi a tali alunni si potranno applicare strumenti compensativi e la sola misura dispensativa concernente la sostituzione della prova scritta di lingua straniera con quella orale, ribadendo la sola possibilità di conseguimento dell’attestato per quanti ottengono l’esonero dallo studio e dall’esame di lingua straniera.
Ancor più interessante il riferimento esplicito agli alunni con altri BES di cui alla Direttiva del 27/12/2012 e successive norme. E’ chiaramente detto che la commissione deve tener conto della individuazione di tali alunni operata dal consiglio di classe e delle misure compensative contenute nel loro PDP. Sono espressamente vietate tutte le misure dispensative.
 
OSSERVAZIONI

Questa Nota è interessante perché colma delle omissioni contenute nella C.M. base n° 48/12. Infatti, anche se la normativa degli alunni con DSA era già contenuta in numerose norme, averla raccolta in un unico atto normativo concernente gli esami di licenza media, giova certamente al lavoro delle commissioni di esame ed alla conoscenza dei propri diritti da parte di alunni e famiglie. Assai interessante è inoltre l’espresso riferimento alla normativa sui casi di altri BES perché fa emergere a livello di esami i diritti già garantiti durante lo svolgimento degli anni scolastici. In particolare il fatto che venga negato l’uso di strumenti dispensativi deve ritenersi giustificabile con il fatto che l’unica dispensa per gli alunni con DSA concernente la prova scritta di lingua straniera è eccezionalmente stata dettata nel loro favore e quindi non può essere estesa per analogia anche ad altri casi, come quelli di alunni con altri BES.
E’ infine da ricordare che la giurisprudenza ha annullato alcuni esami di alunni con DSA a causa del mancato rispetto delle misure compensative previste nei PDP; lo stesso potrebbe accadere per i casi di altri BES ove le commissioni non rispettassero le norme contenute in questa Nota Ministeriale.
Vedi anche le schede: n° 342. Esami di Stato conclusivi del I ciclo – ex Licenza media (CM 46/11)
n° 408. DSA: la scuola deve rispettare il progetto didattico personalizzato elaborato dal consiglio di classe (TAR Liguria 1178/12) n° 409. Anche il TAR Toscana annulla una bocciatura in un caso di DSA (Sent. 1719/12)

Gli alunni BES hanno diritto a prove differenziate per gli Esami di Stato?

Sono un’insegnante di sostegno, scuola media. Letti i vari decreti, loro modifiche ed indicazioni operative… non mi è ancora chiaro se alunni BES, CON o SENZA Certificazioni abbiano diritto, per l’esame di Stato, a prove scritte differenziate, nei contenuti e per strumenti. Grazie.

Rossana Gabrieli:
Gentilissima, la Circolare n. 8 del 2013 sui BES fa riferimento in più passaggi alla normativa vigente per gli studenti DSA, rispetto sia al ricorso ad una didattica inclusiva, che alla possibilità di utilizzare strumenti compensativi.
Dunque, non si parla di prove differenziate, ma di calibrare le modalità sulle caratteristiche dello studente BES, anche con ricorso a strumenti compensativi, se tale prassi è inserita nel PDP ed è stata utilizzata in corso d’anno.
(dal sito di OrizzonteScuola)

Si possono somministrare a studenti DSA prove con quesiti a scelta multipla durante gli Esami di Stato di terza media?

All’esame di terza media si possono somministrare a studenti DSA, come prove scritte di lingua straniera, questionari a scelta multipla o VERO/FALSO?

Rossana Gabrieli:
Sì, purché tale modalità di lavoro sia stata annotata nel PDP ed effettivamente utilizzata anche in corso d’anno scolastico durante le attività di verifica.


(dal sito di OrizzonteScuola)